In questo articolo approfondiamo uno strumento fondamentale per la potenza e il rendimento del motore: l’intercooler. Spesso conosciuto dai soli esperti del settore, l’intercooler è determinante per il buon funzionamento dell’automobile ed è quindi importante che tu comprenda che cos’è e come funziona.
Che cos’è l’intercooler
Parliamo di intercooler facendo riferimento a uno scambiatore termico del tipo aria/aria o aria/acqua, che raffredda l’aria in uscita dal turbocompressore prima che entri nel motore e nei singoli cilindri. Questa procedura consente di incrementare la densità dell’aria e, di conseguenza, la quantità di comburente che si forma a fine aspirazione all’interno dei cilindri. Tutto ciò permette una maggiore efficienza della cilindrata e evita il generarsi del fenomeno di pre-combustione causato da un’eccessiva temperatura.
In breve, l’intercooler permette un raffreddamento dell’aria evitando una detonazione preventiva all’interno del motore e riduce la quantità di carburante bruciato. Inoltre limita la formazione di ossido di azoto che può compromettere il corretto funzionamento del veicolo.
Può presentarsi in due tipologie:
- “aria-aria”, è la soluzione più economica e semplice, generalmente utilizzata nelle auto e nei camion;
- “aria-acqua”, più efficiente rispetto all’altra tipologia (lo scambio termico avviene con una forza 4 volte superiore), è però più costoso e complesso, generalmente utilizzato per le macchine da competizione.
Il suo nome deriva dalla formazione di due parole inglesi, “intermediate” e “cooler”, e indicava nel passato il cosiddetto raffreddatore intermedio che veniva inserito nei motori degli aerei tra i diversi stadi di turbocompressori.
Nato nel mondo dell’aeronautica assieme all’aftercooler, questo strumento ha visto la sua espansione nel mondo dell’auto negli anni ’80, dapprima nelle corse rally (la Lancia Delta è una delle prime macchine ad averlo) e successivamente nel montaggio in serie di ogni autovettura.
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Come funziona l’intercooler
Ora che sai che cos’è un intercooler, andiamo a vedere nel dettaglio come funziona. Nelle auto l’intercooler è collocato tra il turbocompressore e il motore ed è dotato di un radiatore per il raffreddamento che viene inserito nella parte anteriore del veicolo con una apposita presa d’aria.
Attraverso il suo circuito di raffreddamento, riduce la temperatura calda dell’aria, derivata dal turbo (ne aumenta la densità) e incrementa, con la stessa pressione, la quantità di comburente nella camera di combustione. Questo contribuisce a rendere più efficiente il motore, riducendo i consumi e aumentando le prestazioni e l’affidabilità. Infatti permette di ridurre il carburante bruciato ed evitare detonazioni che possono comportare rotture interne del motore.
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Casi in cui l’intercooler non funziona
Il normale funzionamento dell’intercooler può essere compromesso, generando due situazioni: il suo intasamento e la sua rottura. Nel primo caso i gas che lo attraversano e che vengono riportati in circolo dagli scarichi, si raffreddano meno o vengono bloccati provocando un calo di potenza del motore e un suo malfunzionamento.
Questo si crea in presenza di polvere, pollini e foglie che si inseriscono nell’intercooler e che ne compromettono la sua struttura, riducendo il raffreddamento corretto dell’aria derivante dal turbo compressore. L’intasamento può essere risolto attivando una pulizia professionale dell’intercooler, che elimina lo sporco accumulato sulla massa radiante, permettendo il corretto funzionamento.
La rottura si presenta, invece, con una crepa nei tubi esterni e con un forte rumore di aspirazione, un sibilo creato dai gas che fuoriescono sotto pressione. A causa di questa fuoriuscita le performance del motore si riducono, perdendo via via sempre più potenza. La soluzione migliore per risolvere tale problematica è quella di sostituire la massa radiante e ridare vita all’intercooler, procedimento possibile esclusivamente sui prodotti per camion.
In entrambi i casi è bene affidarsi ad un team di esperti, in grado di risolvere prontamente il problema.
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